Sui muri di cinta della Fortezza Albornoz fusa sul limite orientale nella rupe di tufo, ciuffi di capperi in fiore si affacciano sui fossati riempiti per la funicolare. Il punto è strategico. Domina Orvieto (Terni) La campagna è rigogliosa e l’occhio spazia in tutta la valle del fiume Paglia. Lo deve aver pensato anche il Conte Ugolino di Montemarte, architetto militare dell’Albornoz a cui fu affidata la costruzione nel 1364, sopra la duecentesca Porta Soliana. Dei ponti levatoi non c’è rimasto nulla. D’altronde già nel 1390 purtroppo venne distrutta a causa di lotte intestine alla città, che riguardavano particolarmente i Monaldeschi. Ma dentro le mura oggi restano i giardini pubblici e la casa dov’è nato Luigi Barzini come riporta la targa.
Tra un affaccio e l’altro sulla valle, è inevitabile scorgere dei ramoscelli lunghi dalle foglie verdi tondeggianti. Dal tufo emergono in modalità “fuoco d’artificio”, spumeggianti, leggeri e cedevoli al vento. Nel mezzo spiccano fiori bianchi a quattro petali e stami violacei, peduncoli e carnosi boccioli. Ecco i capperi! Se ne possono mangiare foglie e germogli, boccioli e cucunci (frutti) tipicamee estivi.
A prescindere dai tanti capperi avvistati nella Fortezza Albornoz, di capperi ne è piena la storia. Perché i capperi fanno bene alla salute, si possono bere e mangiare e crescono tra sassi e mura. Dei benefici ne ha parlato Plinio, Dioscoride e Galeno valorizzandone le proprietà curative contro il mal di denti e i dolori della milza. Ve ne sono accenni nella Bibbia e in un trattato del 1560 intitolato La singolar dottrina di Domenico Romoli detto Panunto. Alimento poco calorico e ricco di minerali (come sodio, calcio, magnesio, potassio e fosforo) e di vitamine A, K, C. I composti presenti nella pianta di cappero hanno proprietà antitumorali, antinfiammatorie e rafforzano il sistema immunitario. Questo alimento stimola l’appetito, allevia il mal di stomaco e la flatulenza, tiene bassi i livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue, e si usa per preparare creme per la protezione della pelle.
Ma i capperi si possono anche bere? Sì, ma non ne fate subito un frullato! In erboristeria la radice della pianta è utilizzata per fare dei decotti con proprietà diuretiche (che agevolano l’eliminazione dei liquidi) e protettrici dei vasi sanguigni e quindi della circolazione del sangue.