Capsule di diverse geometrie e dimensioni sospese sul parco, sorrette dalla selva di alberi artificiali e connesse tra loro da corridoi vetrati. Benvenuti in quello che sarà il Museo della Scienza di Roma che sarà coronato da una teca semi-trasparente rivestita da celle fotovoltaiche, aperta, per consentire la ventilazione incrociata e l’effetto camino.
Alberi artificiali e una enorme serra per l’edificio che sarà realizzato negli spazi delle ex Caserme di via Guido Reni, quartiere Flaminio: Science Forest di Adat Studio ha vinto il bando internazionale di progettazione. Un parco pubblico all’interno delle sue mura con un nuovo comfort collettivo attraverso il contatto con l’ambiente: il cuore del progetto è infatti pensato come un ampio parco aperto (ma coperto) in cui si può scoprire e attraversare un insolito paesaggio misto.
Il concorso indetto nel novembre scorso dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, nell’ambito del processo di trasformazione urbana dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Via Guido Reni, si è articolato in due fasi:
· la prima finalizzata all’acquisizione di proposte ideative si è conclusa lo scorso gennaio con la presentazione di 70 proposte progettuali,tra cui la Commissione giudicatrice presieduta dall’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind ha selezionato i cinque finalisti ammessi alla seconda fase;
· la seconda per l’acquisizione dei 5 progetti di fattibilità tecnica ed economica selezionati, tra i quali la Commissione ha scelto il vincitore.
L’investimento messo in campo per la realizzazione dell’opera ammonta a circa 75 milioni di euro. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori potranno iniziare entro il 2025.