VINO CANCEROGENO? IN SPIAGGIA E’ MUST

1 minute, 28 seconds Read

In fatto di bevute corre voce gli esperti siano gli inglesi, ma se parliamo di vino i cugini francesi sono molto più qualificati. Eppure sembra parta proprio dalla Costa Azzurra la pratica considerata un orrore anche per i meno ferrati in materia: ghiaccio nel vino. Cosa mai vista sulle spiagge italiane dove il nettare di Bacco spopola: sorseggiato in compagnia o in coppia, seguito con qualche stuzzichino e dedicandogli il tempo che merita per vederne svanire gli effetti, anche solo di un solo bicchiere prima di mettersi alla guida.

Il punto è un altro: il vino è cancerogeno? Il rischio zero lo hanno solo gli astemi che non ne bevono affatto. Perché l’unica quantità sicura di alcol da assumere è quella non assunta. Ora, che non è una novità sapere che l’alcol contenuto nel vino e in tutte le sostanze alcoliche è cancerogeno. Da anni la ricerca scientifica ha messo in luce la correlazione tra il consumo di bevande alcoliche e l’insorgenza di tumori. L’alcol, non il vino! E’ per questo che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (AIRC) ha inserito l’alcol nel gruppo 1 della classificazione delle sostanze oncogene data la presenza di “sufficienti evidenze di cancerogenicità negli esseri umani”. Ed è per questo che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è posta l’obiettivo di sensibilizzare sul tema implementando un piano di azione globale. Forse il punto è in altro: il consumo consapevole e responsabile. Inoltre, se ci pensiamo, anche vivere è cancerogeno: non c’è un solo momento nel quale nel nostro corpo non si sviluppano cellule di cancro tenute sotto controllo dalle cellule immunitarie di difesa. Anche fumare una sigaretta non aumenta il rischio di sviluppare un tumore: al contrario, fumare un pacchetto di sigarette al giorno per dieci anni, si. Stesso vale per l’alcol.

Similar Posts

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial