Coral Wine apre la sua cantina subacquea
Il buon vino nasce in vigna. Poi ci sono alcuni dettagli che lo rendono unico. Capita a Ixtriana, vino al sapore di mare. Perché è lì che rimane questa Malvasia, affinchè i molluschi del Mare Adriatico ne avvolgano la bottiglia come un tenero abbraccio. E’ Coral Wine, progetto dell’imprenditore Marko Dušević. Tale è la suggestione nel mirare Xtriana, che sembra tutto intorno profumi di salsedine. Sembra di trovarci anche noi lì, dove l’istituto oceanografico preleva ogni settimana campioni di mare (per rilevare impurità) e l’istituto veterinario esegue test di laboratorio (per garantire la qualità dei molluschi presenti nella zona)… ebbene lì, dove l’energia delle onde si piega a una nuova dimensione del gusto del vino… proprio lì, dove l’originalità della natura sorprende con forme nuove attorno a ciascuna bottiglia diversa dall’altra.. e lì, che si torna sorseggiando quello che la barriera corallina artificiale crea. Una barriera composta da ceste che favoriscono il libero flusso dell’energia del mare tra le bottiglie. Una barriera di cui ha beneficiato appunto Xtriana che, dopo l’affinamento marino ha una maggiore complessità aromatica. Lo pensa anche Mario Marcarini, degustatore, cultore di vini: “E’ un capolavoro di natura e una ‘tecnica’ che riesce a conferire ai vini già molto buoni di partenza caratteristiche uniche, attraverso l’affinamento nei fondali marini in Croazia. Uve autoctone, del territorio, nel rispetto delle varietà locali vengono conferite in grandi gabbie in mare. Fino a 150 bottiglie depositate a 30 metri di profondità, nei fondali marini per sei mesi. Il resto lo fa la natura. Capita con tutti i vini Coral Wine e anche con Ixtriana, molto vicina al gusto delle Malvasie tanto care ai veneziani del Settecento. Dove le caratteristiche sono esaltate dalla profondità che genera pressione atmosferica. Dove la temperatura costante (intorno a 10 gradi), che in quei fondali cresce o decresce di un grado per ogni mese, regala un clima che una cantina non potrà mai avere. C’è poi anche quel piccolissimo movimento che le correnti danno alle bottiglie: il risultato è un vino è unico”.
Ho avuto la fortuna di conoscere e gustare questo nettare di Bacco proprio grazie a Mario Marcarini che mi ha invitata per Terre d’Arezzo Music Festival 2023. Eravamo seduti come quattro amici al wine bar di Lucia. Si chiama La Torre di Gnicche, è ad Arezzo, ma è Lucia Fioroni a fare la differenza. La sua ospitalità trasforma anche solo l’afa in opportunità di rifugiarsi nel suo locale. E già solo per rivederla torneresti in Località Piaggia San Martino 8. Dove ogni mese si svolge la Fiera dell’Antiquariato, in questo locale semplice, potrete assaggiare i “grifi”, una sorta di stufato di musi di vitello. Il menù offre crostoni, salumi, zuppe, trippa, baccalà e altro. Ma l’olio? Ne vogliamo parlare? Capita di entrare per un Fon Fon di Sagonà, un vino bianco ottenuto da Trebbiano Toscano con macerazione sulle bucce per circa 10 giorni, per ritrovarsi a degustare extravergine di oliva come se non ci fosse un domani. Ma attenzione, anche Fon Fon è meritevole: l’ha fortemente voluto Daniele Corrotti, proprietario dell’azienda sulle pendici del massiccio del Pratomagno (Arezzo). Certo però che Xtriana, vino affinato nei fondali marini dell’isola di Pag (Croazia) e che porta il marchio Coral Wine, apre un mondo, ma prima ancora apre la sua cantina subacquea dove sono un portfolio di pregiate etichette provenienti da una nicchia di cantine europee. Bastano pochi click per consultare online le schede tecniche dei vini in vendita.