Carroll, Formula E e l’Acquario di Roma: cosa dicono i green?
Nei Giardini delle Cascate dell’Eur di Roma è arrivato il mondo magico di Alice nel Paese delle Meraviglie (fino al 17 settembre). Visto che siamo italiani, si chiama “This is Wonderland” e strizza l’occhio all’ambiente. O meglio verrebbe da dire che stride con l’ambiente circostante, visto il percorso luminoso di 40mila metri quadri riflesso anche sull’acqua del laghetto. Raddoppiando la dose di luci, se per caso qualcuno ne avesse sentito la necessità. Perché si sa, lo spettacolo non conosce sosta (“The show must go on” cantava Freddy Mercury) e soprattutto non fa sconti a nessuno. Così, mentre non sappiamo che fine ha fatto l’Acquario di Roma, nonostante si erga imponente una bolla che chissà cosa contiene proprio lì, dove dovrebbero esserci le vasche dei pesci esposti, il laghetto dell’Eur per buona parte è privo di illuminazione nei labirinti verdi che lo circondano. Intendo dire l’illuminazione del parco, quella tra le aiuole, quella che evita inciampi, quella che mette in sicurezza il cittadino. Intanto le caviglie anche dei numerosi sportivi che lo frequentano di giorno ringraziano buche, dossi e crepe dell’asfalto, una cosa è certa: neppure il matematico, logico poeta e scrittore Lewis Carroll avrebbe potuto immaginare tanta luce sul suo racconto! Tutto questo a pochi giorni dall’Hankook Roma E-prix 2023 (15 e 16 luglio), penultima tappa del campionato del mondo di Formula E che ha già messo fuori uso il quartiere. Ma gli eventi ecosostenibili sono davvero possibili?
Tornando all’Acquario di Roma nel gennaio 2022 l’amministratore delegato Eur spa Antonio Rosati lo aveva assicurato al “Corriere della Sera”: avrebbe aperto a Natale 2022. Poi l’aggiornamento lo scorso novembre con Marco Tribuzi che sull’agenzia di stampa Dire faceva il punto dell’opera. Come si legge nell’articolo: “Natale 2023. E’ la data che ha in testa Eur Spa per aprire l’Acquario di Roma. Un’opera che la città attende da una ventina di anni, realizzata in buona parte, attualmente in stand by ma che sembra pronta a decollare di nuovo per terminare “l’ultimo miglio” dei lavori. “Se va tutto bene vorremmo aprirlo per Natale 2023. I tempi non sono cosi larghi e stiamo facendo di tutto”, ha spiegato l’ad di Eur Spa, Angela Cossellu, in commissione capitolina Cultura. Tre le questioni che determineranno i tempi: il passaggio di proprietà delle quote della società concessionaria, i tempi della gara, i lavori”. Vedremo intanto è tanta la gente in fila per tornare bambina. D’altronde, chi non è caduto almeno una volta nella tana del coniglio, non ha preso il tè con Alice e il Cappellaio Matto, non è stato ipnotizzato dal Gatto del Cheshire (che nella versione italiana del cartone Disney del 1951 ha preso il nome di “Stregatto”?