Un capanno del nonno, aromatiche a incorniciare la casa di campagna e Hydrangee alte oltre due metri che muovono cacciatori di piante, in pellegrinaggio pur di vederle nella versione rampicante. Benvenuti nel giardino di Renza Rambelli, splendido in qualsiasi stagione. Questione di impegno, questione di costanza, questione di amore se Fedor DostoevskiJ si morde il labbro nel rimpianto di aver scritto la famosa frase “la bellezza salverà il mondo”, ignorando tutto il bello che è per Renza una missione di vita.
E’ infatti proprio nel viaggio alla ricerca dell’armonia, che lei ha partorito le idee migliori. Il risultato è nella forza del suo ambiente. Si chiama “le passioni di Renza”, valorizza il territorio e l’ambiente, puntando l’attenzione sul rispetto e la memoria. Basta sedersi sotto il glicine ad albero per perdersi a guardare le tante aiuole profumate e variegate. Qui, la Rambelli ha dato il meglio di sé, recuperando anche solo i legni tagliati dal padre e dal nonno. Partendo dall’istinto di chi nel 1944 ha creato le basi di questo angolo di verde incastonato ad Alfonsine (provincia di Ravenna), c’è da perdersi tra i fili d’erba misti a papaveri, zinnie e iris. Hanno tempo gli alberi tanto desiderati per crescere. La vera bellezza, dopo tutto, sta nella felicità di vivere il giardino come un’opera d’arte in continua mutazione